Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate

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Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate

Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate

Che cos’ è l’inferno per noi, oggi? Siamo partiti da questa domanda ed abbiamo intrapreso un viaggio inoltrandoci nella selva oscura dantesca per approdare alla nostra selva, la selva del 2018. Ci siamo persi anche noi in questa “piaggia diserta”, in un labirinto di immagini e suggestioni, di riflessioni, di parole contemporanee e antiche che si intrecciano e si completano; ci siamo persi per cercare un senso, una risposta, una possibilità.
Che cos’ è l’inferno per dei ragazzi che nel 2018 si affacciano ad entrare nel mondo? Come vedono loro il nostro presente, che aspettative sul futuro? Che rimorsi o rimpianti dal passato? Che cos’ è il nostro limbo? Dalle riflessioni comuni e condivise nasce quello che si può chiamare un vero e proprio studio sull’Inferno di Dante Alighieri: come una pietra miliare della letteratura può ancora essere contemporanea? Che cosa è successo a quel mondo che il Vate aveva cos6#236 precisamente creato? Lo scopriamo sbirciandone uno stralcio, come degli osservatori curiosi da dietro il buco di una serratura dalla quale non vedremo che pochi frammenti di un mondo che si sta dissolvendo. Vedremo i dannati, i demoni, Caronte, Virgilio, le fiere ma, una volta attraversata la porta infernale, vedremo soprattutto la perenne attesa di queste nove giovani anime che, come dei moderni personaggi Beckettiani, attendono l’arrivo di qualcosa che non arriverà mai.

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