
Il canovaccio è ispirato a “Li duo tappeti alessandrini”, tratto dal Teatro delle Favole Rappresentative di Flaminio Scala.
Il tema principale è il rapporto con i ‘diversi’, spesso percepiti come minaccia, e la tendenza umana a trasformarli in capri espiatori scaricando la colpa delle proprie disgrazie su di loro, o a sfruttarne le fragilità per il proprio tornaconto. In breve, il giovane Orazio e il suo amico Capitano Diego Armando, sono giunti a Como per condurre una vita di lazzi e lussi.
Il primo, figlio del ricco Pantalone, è rientrato a casa dopo aver terminato gli studi a Firenze, per vivere alle spalle del padre; il secondo, noto campione argentino di calcio fiorentino, è stato chiamato dalla presidente della squadra Lariana, la Dottoressa Davanzona per portare il Como in serie A. Poco dopo il loro arrivo, tuttavia, spariscono due dei preziosi tappeti di Pantalone che, disperato per il furto, comincia a sospettare di tutti a partire dal bizzarro Capitano, amico del figlio.
Nel frattempo, Flaminia, una giovane fiorentina, per amore di Orazio e con l’aiuto di una potente strega milanese, decide di raggiungere il giovane, ormai dimentico di lei. La segue la strega stessa, attirata dalla possibilità di fare affari con il potente Pantalone. Pedrolino e Brighetta, i servi di Pantalone e della Dottoressa, non fanno che intricare la trama, determinare situazioni comiche, causare colpi di scena e guastare la festa ai furbi!