Rassegna20
Riparte la rassegna teatrale VeniTE A TROvarci
Grandi novità con l’ottava rassegna VeniTE A TROvarci che vivrà di una doppia anima: sei spettacoli, tre al CineTeatro Splendor e tre, per la fascia di pubblico più giovane, all’Auditorium Don Bosco.
Bollate, 08 ottobre 2019 – La rassegna teatrale
La nostra associazione è veramente felice ed orgogliosa per questi sostegni. Eravamo già convinti dell’importanza del cartellone che quest’anno abbiamo preparato per la rassegna,ma ottenere questi contributi lo conferma e fornisce alla rassegna e a tutta l’associazione culturale G.O.S.T. ancora un maggior prestigio.
Anche quest’anno la nostra rassegna vivrà di una doppia anima. Affiancheremo infatti ai classici spettacoli del giovedì sera presso il CineTeatro Splendor, anche delle rappresentazioni rivolte ai più piccoli presso l’Auditorium Don Bosco al sabato pomeriggio. Sul palco saliranno grandi artisti, tra questi: per la prima volta a Bollate Giobbe Covatta, il ritorno di Mario Zucca e Marina Thovez con un nuovo spettacolo. Inoltre le ultime tre produzioni GOST (una per ragazzi e due per adulti) al loro debutto sul territorio bollatese.
Di seguito una breve presentazione:
- La divina commediola (giovedì 17 ottobre 2019 ore 20.45): con Giobbe Covatta, comico diventato famoso grazie alle innumerevoli partecipazioni al Maurizio Costanzo Show. Reading e commento de l’Inferno tratto dalla Divina Commedia di Ciro Alighieri.
- Fine delle trasmissioni (giovedì 14 novembre 2019 ore 21.00): Produzione G.O.S.T.. Con Paola Saccoman. Intenso monologo sulla vita di una donna il cui punto di vista all’improvviso cambia perchè obbligata a convivere con un segreto che non si osa confessare: un segreto di cui si fa fatica a pronunciare il nome, HIV.
- Cenerentola opera pop (sabato 23 novembre 2019 ore 16.00): Musical per famiglie. La favola della ragazza delle pulizie che sposa il principe, con nuovi personaggi e situazioni.
- Che banda bestiale (sabato 25 gennaio 2020 ore 16.00): Liberamente ispirato alla fiaba I musicanti di Brema. Uno spettacolo per bambini e adulti. Produzione G.O.S.T. regia di Laura Carroccio
- L’uomo per me (giovedì 27 febbraio 2020 ore 21.00): Marina Thovez e Mario Zucca tornano al comico puro con la commedia “È l’uomo per me”, un affresco spietato ed esilarante sullo Star System
- Frank & Stein (giovedì 19 marzo 2020 ore 21.00): Una seria parodia del famoso film di Mel Brooks Frankenstein Junior. Produzione G.O.S.T. regia di Gianni Coluzzi.
- Balla coi bulli (sabato 28 marzo 2020 ore 16.00): un western teatrale in cui la linea dominante ì il faticoso imporsi della giustizia, e di un eroe capace di risvegliare gli animi, contro i soprusi e le angherie di un inarrestabile criminale.
- Parlami d’amore (giovedì 16 aprile 2020 ore 21.00): di Philippe Claudel. Con Nathalie Caldonazzo e Francesco Branchetti. Un duetto di coppia a tratti terribile ma sempre accompagnato da irresistibile humour e travolgente ironia.
I biglietti si possono acquistare presso la Biblioteca di Bollate il martedì dalle 17.30 alle 19:00 oppure tramite il circuito vivaticket (commissione di servizio per vivaticket 1.80 euro oltre il prezzo del biglietto). Per informazioni inviare una mail a info@teatrogost.it oppure chiamare il numero 339.11.33.944.
per acquistare i biglietti
Di seguito sono riportati i costi degli spettacoli:
- Settore A € 20 (ridotto € 16)
- Settore B € 18 (ridotto € 15)
- Settore C € 15
- Under 18 € 12
Spettacoli presso l’Auditorium Don Bosco:
- settore unico 10 euro – ridotto under 10 anni 8 euro
Hanno diritto al biglietto ridotto i soci di G.O.S.T., U.I.L.T., Accademia Vivaldi Istituto Musicale Città di Bollate, Accademia di Arti Sceniche NonSoloDanza, CRAL del Comune di Bollate, possessori della +teca card del circuito bibliotecario CSBNO.
A questo punto non ci resta che dirvi… VeniTE A TROvarci!
LA DIVINA COMMEDIOLA
presso “TEATRO SPLENDOR” P.zza S.Martino 5 Bollate (Mi)
Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia del grande Dante Alighieri. Giobbe Covatta ha recentemente reperito in una discarica il manoscritto di una versione “apocrifa” della Commedia scritta da tal Ciro Alighieri. Purtroppo è stato reperito solo l’inferno e non in versione completa. Dopo un attento lavoro di ripristino si può finalmente leggere questo lavoro dimenticato che ha senz’altro affinità ma anche macroscopiche differenze con l’opera dantesca. Intanto l’idioma utilizzato non è certo derivato dal volgare toscano ma è senz’altro più affine alla poesia napoletana.
Si nota poi come il poeta abbia immaginato l’inferno come luogo di eterna detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime! E non poteva trovare diversa soluzione in quanto le vittime sono i bambini ovvero i più deboli, coloro che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Così mentre resterà impunito chi ha colpito con le sue nefande azioni dei piccoli innocenti del terzo mondo, il Virgilio immaginato dall’antico poeta lo accompagnerà per bolge popolate da bambini depauperati per sempre di un loro diritto, di qualcosa che nessuno potrà mai restituirgli.
Giobbe Covatta ci legge la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti ed il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici.
Conoscere i diritti dei bambini riconosciuti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di eguaglianza per tutte le nuove generazioni.
FINE DELLE TRASMISSIONI
presso “TEATRO SPLENDOR” P.zza S.Martino 5 Bollate (Mi)
Nella vita di chiunque può capitare che il punto di vista all’improvviso cambi, e trovandosi al di là di un confine scavalcatoinvolontariamente, si debba vivere in un mondo che si credeva lontano, abitato da altre persone con un loro segreto che nonosano confessare: un segreto di cui si fa fatica a pronunciare il nome, HIV. Alice si scopre sieropositiva, contagiata da chi le aveva promesso una vita di amore eterno. L’uomo amato l’ha tradita con una devastante menzogna, ha taciuto la verità sulla propria malattia. Sconvolti gli affetti, i rapporti con gli amici, il lavoro, Alice prova rabbia, paura, rancore, eprotesta, ma mostra anche le sue fragilità, mentre cresce in lei la volontà di lottare. Il dialogo con sè stessa econ il suo compagno, non più in vita, si sciolgono in un abbraccio all’esistenza, da vivere con dignità. Alice vuol far sapere al mondo che si deve conoscere, per prevenire, ma anche, e soprattutto che oggi si può, grazie alle scoperte scientifiche, non più morire ma vivere pienamente il proprio diritto di amare e di essere amati.
CENERENTOLA OPERA POP
presso “AUDITORIUM DON BOSCO” via C. Battisti 14, Cascina del Sole, Bollate (Mi)
Cenerentola è una bella ragazza rimasta purtroppo orfana di sua mamma in giovane età. Vive ancora in casa ma deve ubbidire alla matrigna, una signora sull’età che la tratta da serva. E così anche le due sorellastre, Mafalda e Clotilde, le figlie della matrigna, due ragazze brutte e antipatiche si permettono di trattarla come una schiava, all’insaputa del papà, partito per un viaggio sul Titanic e mai più ritornato.
Cenerentola prende questo nome dal camino dove passa la maggior parte del suo tempo, perchè è costretta a pulirlo, a levare la cenere, a prepare il cibo, oltre che a a rassettare e mettere in ordine la casa. Il re proprio in quei giorni organizza un ballo nella reggia, per incontrare le debuttanti e trovare la sua futura sposa al suo figlio, il principe ereditario Azurro, da cui il nome di Principe Azzurro.
Il Principe Azzurro infatti ha difficoltà a trovare una ragazza che gli voglia bene, nonostante sia circondato da amici (il suo fido Gildo e una scimmietta che ha trovato ferita nel bosco).
Le sorellastre agghindate ridicolmente vanno alla festa accompagnate dalla matrigna, Cenerentola purtoppo non ha nessun abito per accedere al salone delle feste. Da sola in casa piange, e le sue lacrime giungono fino al cielo. Sarà una fatina un poco imbranata e stramba a darle una mano, si chiama Turchina. Con magie improbabili Turchina alla fine riesce a soddisfare le richieste di Cenerentola che accede pertanto alla festa, bellissima e inattesa. Tra lo stupore degli invitati il principe di innamora a prima vista del principe. Purtroppo a mezzanotte Cenerentola deve scappare a casa per evitare che l’incantesimo la restituisca ai suoi abiti da lavoro. Scappando perde una scarpina e il principe approfitta di questo indizio per ricercarla nel reame. Nessuno riesce a indossare la scarpa, tranne, lei, Cenerentola, che svelata nella sua identità, sposa il principe in un matrimonio da sogno. E le sorelle? Troveranno lavoro nell’impresa di pulizia che si chiamerà “La Cenerentola”
CHE BANDA BESTIALE
presso “AUDITORIUM DON BOSCO” via C. Battisti 14, Cascina del Sole, Bollate (Mi)
La compagnia teatrale Gost mette in scena un’avventura surreale e fantastica, che però pone attenzione e rilievo su valori reali: l’importanza del lavoro di squadra, la forza di non arrendersi di fronte alle difficoltà e la capacità di fare delle diversità un punto di forza. Protagonisti sono gli amici animali, che agiranno come esseri umani e ci mostreranno la loro voglia di rivalsa e la gioia del loro stare insieme con le tecniche della comicità clownesca; e poi c’ è la voce narrante di una risoluta nonnina, “direttrice” di questa strana banda, che indicherà a i tutti i bimbi presenti in sala, e alle loro famiglie, la strada verso il coraggio, l’altruismo e la fedeltà, oltre che il rispetto di tutti gli esseri viventi, indipendentemente dalla loro specie di appartenenza e dalla loro età, supportata da un aiutante “guru”, dispettoso ma tanto simpatico. Tutto questo avverrà, attraverso il coinvolgimento esilarante e contagioso del sano divertimento
È L’UOMO PER ME
presso “TEATRO SPLENDOR” P.zza S.Martino 5 Bollate (Mi)
La Thovez e Zucca tornano al comico puro con la commedia “È l’uomo per me”, un affresco spietato ed esilarante sullo Star System.
È la Vigilia di Natale e in uno studio televisivo si fa un casting per uno spot.
Arriva un’attrice di serie zeta, dalla carriera disastrosa e pronta a tutto per trovare, in un sol colpo, amore e successo.
Questa improbabile chance è il regista, un pubblicitario, conquistatore a getto continuo di donne belle e poco impegnative, un uomo di adamantino egoismo. La donna è convinta: è l’uomo per me! Dopo un provino fallimentare, lo seduce, lo ingabbia nel suo appartamento; complice una memorabile nevicata, che, per una notte, paralizza il traffico e la frenesia della metropoli.
FRANK & STAIN
presso “TEATRO SPLENDOR” P.zza S.Martino 5 Bollate (Mi)
Si può far ridere più del capolavoro intramontabile che tutti ben ricordiamo. Questo è l’intento dello spettacolo. Sulle tracce della storia originale, secondo le regole della Commedia dell’Arte, i protagonisti si destreggeranno per il raggiungimento del proprio obiettivo. Il testo sarà lo spunto per creare situazioni esilaranti e gag spassosissime.
BALLA COI BULLI
presso “AUDITORIUM DON BOSCO” via C. Battisti 14, Cascina del Sole, Bollate (Mi)
Riprendendo uno dei temi classici dell’immaginario della frontiera americana Ditta Gioco Fiaba propone un western teatrale in cui la linea dominante ì il faticoso imporsi della giustizia, e di un eroe capace di risvegliare gli animi, contro i soprusi e le angherie di un inarrestabile criminale.
Sullo sfondo scorrono gli archetipi del mondo west – la rissa nel saloon, la diligenza in corsa, il duello al dodicesimo rintocco dell’orologio – in proscenio la storia prende ritmo e forma visiva dai grandi titoli del cinema di genere trovando una lettura teatrale e non parodistica delle idee di maestri quali Sam Peckinpah, John Ford, Sergio Leone.
Ma questa apparenza da favola moderna nasconde altri soprusi e altri cattivi; se improvvisamente il Grand Canyon diviene il corridoio di una scuola di oggi e il sole a picco del mezzogiorno di fuoco illumina il cortile dell’intervallo; la fiaba si smonta per prendere i contorni evanescenti dell’immaginario di un bambino alle prese con angherie più concrete, quelle del bullismo.
PARLAMI D’AMORE
presso “TEATRO SPLENDOR” P.zza S.Martino 5 Bollate (Mi)
Il testo di Philippe Claudel è straordinario nel raccontare una società e una coppia in crisi profonda di valori e di punti di riferimento ed è straordinario nel costruire dei caratteri di clamorosa rappresentatività di una certa società e di una concezione del rapporto di coppia che qui vede sgretolarsi i suoi punti cardine e le sue fondamenta. Claudel mostra come sottotraccia possano convivere moltitudini di sentimenti intrecciati, impulsi contrastanti e come sia denso e irto di ostacoli il cammino del dialogo tra uomo e donna. Non abbandonando mai uno sguardo profondamente umano Claudel affonda la lama nelle pieghe più intime e a tratti inconfessabili di un rapporto di coppia e lo fa con uno straordinario acume psicologico e una capacità quasi antropologica di raccontare il nostro presente più dilaniato in tutto quello che riguarda i rapporti umani e affettivi. Clamorosa è la sua capacità di fare questo viaggio nel rapporto tra i nostri protagonisti e nel mondo sociale, culturale e comportamentale che essi evocano, con l’arma dell’introspezione psicologica ma anche attraverso una straordinaria e pungente ironia che accompagna tutto il testo. Fragilità, debolezze e addirittura in alcuni momenti candore trovano spazio in un duetto di coppia a tratti terribile ma sempre accompagnato da irresistibile humour e travolgente ironia.