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“NOI SE FOSSIMO GABER” CON M. GUZZETTI E A. GUERRASIO

Quarta edizione de “VeniTE A TROvarci” organizzata dall’Associazione Culturale G.O.S.T. in collaborazione con la parrocchia S. Martino di Bollate e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Bollate – Assessorato alla Cultura.

Venerdì 25 Ottobre 2013 ore 21.00

da un’idea di Maurizio Guzzetti
Lo spettacolo nasce dal desiderio di portare nei teatri e nei cuori della gente le parole e i suoni di Giorgio Gaber che ci sono appartenuti per un’intera vita a testimonianza di una generazione che lo ha sentito come parte di sè.
Oltre a proporre l’ampio repertorio musicale, particolare attenzione è stata data alle opere di teatro-canzone.
I brani scelti rientrano soprattutto nella produzione teatrale del periodo 1975/1986, con qualche tuffo nel passato più lontano. Verranno recitati brani celebri tra i quali “L’analisi”, “La leggerezza”, “Cerco un gesto”, “La libertà”, “Un’idea”…e molti altri.

amorYmuerte

“AMOR Y MUERTE” CON IL MAESTRO M. STAFFINI E ACCADEMIA NONSOLODANZA

Regia teatrale di O. Mohamed
Musiche Eseguite dal vivo dal Maestro Matteo STAFFINI
Coreografie Giusy Converti, Elisa Veronelli

Dieci poesie e sei scene tratte dalle opere teatrali più coinvolgenti dell’autore spagnolo, “Yerma” e “Nozze di sangue”, magicamente accompagnate dal suono incantevole di una chitarra classica e enfatizzate dalle sensuali e affascinanti coreografie del corpo di ballo. Amor y muerte è uno spettacolo che vuole mettere insieme teatro musica e danza per esaltare ed enfatizzare la profondità e le emozioni che vivono nelle poesie e nei drammi di Lorca. Ogni sua parola ci cattura e ogni verso ci trascina nella sua opera senza lasciare indifferenti i nostri sensi, facendoci vivere a pieno ciò che narra.

casina

“CASINA” DI PLAUTO CON M. ZUCCA E M. THOVEZ

di Plauto. Con Mario Zucca e Marina Thovez
Casina è una trovatella che è stata adottata dalla ricca coppia di Sciolgotutto e Strepitosa, ed è perciò una figlioccia ma anche una schiava, poichè di natali oscuri. I due hanno già un figlio che è innamorato proprio di Casina e vorrebbe sposarla, ma le leggi non consentono un matrimonio tra un uomo libero e una schiava. La fanciulla è talmente bella che anche il vecchio patrigno Sciolgotutto perde la testa per lei. Strepitosa, la moglie, capita l’antifona, per accontentare il figlio, e soprattutto per sottrarre la ragazza alle brame del marito, combina il matrimonio di Casina col giovane scudiero Palino, col patto lei che passi la prima notte di nozze con suo figlio. Sciolgotutto allora fa lo stesso accordo col fattore Olimpione. Dopo vari litigi tra marito e moglie e tra i due servitori, si decide di affidare al fato la scelta, tramite un sorteggio. Vince Olimpione, e mentre Sciolgotutto si prepara alla sua notte d’amore, le donne di casa architettano una grande beffa che manderà in bianco i due vegliardi.

bisbetica

“LA BISBETICA DOMATA” DI W. SHAKESPEARE CON L. NEGRETTI E A. GRAZIOLI

di W. Shakespeare
Ecco la casa del ricco Battista, padre di Caterina e di Bianca, il quale è assillato da pretendenti che ambiscono alla mano di quest’ultima, e disdegnano quella della impossibile e caratteriale Caterina, pur bella e giovane, ma collerica, prepotente, e svelta di lingua, perciò bisbetica. Battista pone come condizione alle nozze della dolce Bianca, prima il matrimonio della sorella maggiore, cosa che appare quasi impossibile. Due pretendenti, Gremio e Ortensio, conoscono un tale di Verona, di nome Petrucchio, bisognoso di quattrini, che potrebbe farsi avanti per sposare Caterina. Costui, maschio fino a oltre il midollo, si presenta e accetta di impalmare la bisbetica. Il duello si fa subito aspro e i due “fidanzati” vengono allo scoperto; lei si comporta da arrabbiata e rifiuta di avvicinare Petrucchio, e lui inizia a domare la puledra con una condotta allegra, stravagante, fissando addirittura la data del matrimonio. Quando il giorno fatale arriva, Petrucchio si presenta in ritardo, vestito in qualche modo, e subito dopo la celebrazione se ne invola con lei. Le avventure si susseguono con la privazione a Caterina degli abiti e del cibo, con umiliazioni cocenti e spassosi comportamenti da parte di Petrucchio, che, bruscamente, le fa capire quanto deleterio sia il suo modo di fare e come si soffre quando si viene trattati male. Shakespeare fa dire ai servi: “la fa bollire nel suo stesso brodo”. Intanto, Bianca è irretita da Lucenzio, un altro pretendente che per avvicinarla si è travestito da maestro di musica, e se ne innamora, fino al punto di sposarlo senza il consenso paterno. Finalmente, la cura pedagogica di Petrucchio nei confronti di Caterina sembra sortire i suoi effetti, e la prova si ha allorchè egli sfida i mariti di Bianca e di una vedova, sposata da un rassegnato Ortensio, a farsi obbedire dalle rispettive consorti. Le due signore se ne infischiano degli ordini maritali, Caterina invece è fedele al suo Petrucchio e docilmente lo asseconda. A chiusa del lavoro, c’ è l’apparizione di Vincenzo, padre di Lucenzio, che pone la parola fine alla divertente e saggia favola del grande Bardo.

finocchiaro

“OPEN DAY” CON ANGELA FINOCCHIARO

di W. Fontana. Con Angela Finocchiaro
Due genitori separati si sono dati appuntamento per iscrivere la figlia quattordicenne al primo anno delle superiori, in una scuola privata, dove la ragazza, un po’ incerta nello studio, sarà seguita con criteri moderni e senza troppa severità. Ai due viene richiesta un’intervista, di fronte a una webcam, per presentarsi. In una raffica di battute e situazioni esilaranti, con ritmo, ironia, intelligenza e umanità, emerge la storia di una coppia e di un matrimonio, tra tradimenti, incomprensioni, rimpianti, nostalgie, problemi economici, famiglie più o meno allargate. E non si capisce chi sia più confuso, se gli adolescenti o i loro genitori.

eva

“EVA – AMORE A PRESCINDERE” CON S. SANTIN E M. BALLERINI E ACCADEMIA NONSOLODANZA

di O. Mohamed. Regia di Omar Mohamed
con l’Accademia di arti sceniche NONSOLODANZA
La storia del primo amore terreno che si perpetua nei secoli, di volta in volta in ogni diversa coppia di amanti, che cerca in vano di comprende l’altra platonica e razionale parte di sè.

(…È mia preghiera e desiderio che le nostre vite giungano a un termine insieme, desidero che non scompaia mai dalla faccia della terra e che fino alla fine dei tempi si raccoglierà nel cuore di ogni sposa innamorata; quel desiderio avrà il mio nome!)

Nascondendo, nell’intento di conoscere e capire “l’altro”, la necessità di conoscere e capire se stessi, si arriva a comprendere che è proprio e solo attraverso “l’altro” che possiamo arrivare a noi. Nel costante rapporto col proprio Io, attraverso una dialettica interiore, si giunge a creare una forma di dualismo mentale che porta alla convinzione di non essere mai soli perchè si è sempre e comunque, a volte anche fastidiosamente, in compagnia di se stessi. Questo porta a pensare che si è autosufficienti che “ci si basti”, ma è proprio quando è “l’altro” a non esserci più che comprendiamo di aver perduro qualcosa di noi.

(…Se la vita di uno di noi dovrà per prima giungere alla sua fine, è mia preghiera che quella vita sia la mia; perchè lui è forte, mentre io sono debole, perchè io non gli sono indispensabile tanto quanto lui lo è a me – la vita senza di lui non sarebbe vita; come farei a sopportarla? Anche questa mia preghiera è immortale e fin tanto che la mia razza si perpetuerà essa non cesserà di essere pronunciata. Io sono la prima sposa che sia mai esistita e mi reincarnerò in tutte le spose a venire, fino all’ultima).