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“LE MILLE BOLLE BLU”

seconda edizione de “VeniTE A TROvarci” organizzata dall’Associazione Culturale G.O.S.T. in collaborazione con la parrocchia S. Martino di Bollate e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Bollate – Assessorato alla Cultura.

di S. Rizzo, Regia di F. Luna
Che gli voleva bene, non gliel’ha mai detto, Nardino. E neanche lui, neanche Manuele, o forse lui si, perchè era il più duro, il più forte. Amore segreto, amore diverso, amore che adesso è finito, nel silenzio nel quale si è trascinato. E adesso che Manuele è là, sul tabbùto, Nardino non ha neanche il diritto di piangere, e quei garofani stanchi, rossi come il sangue, finiranno in mezzo agli altri fiori.
“Le mille bolle blu” è un affanno veloce, uno scrollarsi di dosso un dolore bellissimo. Filippo Luna ci si cala dentro a capofitto, come se prendesse la rincorsa e poi tutto dun fiato “Le mille bolle blu”. Filippo luna ha trasformato un racconto bello in un monologo splendido, è padrone della scena, mai in silenzio, sulla scia delle canzoni che hanno segnato trent’anni, una vita, passata in due.

straniieri

“STANI-IERI”

di S. Schinocca, Regia di S. Schinoccha
Tra il 1950 e il 1970 milioni di contadini del Sud Italia abbandonano le campagne per recarsi nelle grandi città del nord. Torino è una delle mete privilegiate di questa ondata migratoria. La città ne viene completamente stravolta e trasformata. Strani-ieri narra la storia di questi migranti sia attraverso un lavoro di documentazione e ricostruzione storica, sia avvalendosi di una drammaturgia nata dalla voce di chi ha vissuto tale esperienza. In una messa in scena che usa spesso l’ironia coma forma di rappresentazione, verranno così affrontate tutte le tappe di questo processo, con una particolare attenzione sia al contesto sociale, sia ai problemi legati alla vita quotidiana.

donnaPorte

“LA DONNA CHE SBATTEVA NELLE PORTE”

di R. Doyle com M. Massironi, Regia di G. Gallione
Romanzo bellissimo e struggente. amaro e lieve che racconta la storia di Paula che già da adolescente ha voglia di fuggire da una famiglia che non la sa amare e da una scuola che la etichetta come una ragazzina stupida e senza speranza. Tutto cambia quando, qualche anno dopo Paula diventa la “signora” Spencer, la moglie di Charlo: Charlo, il bello del quartiere, sicuro, vincente, carismatico. Lui la fa sentire amata, rispettata, temuta. Charlo è la felicità, il sesso, il riscatto.
Poi arrivano i figli, Charlo perde il lavoro e la vicenda precipita nelle profondità di un dolore fisico e psicologico, dove lo sbattere la testa nelle porte diventa per Paula la metafora per nascondere la violenza subita dal marito. Charlo, poco alla volta, diventa l’inferno; Paula beve, ma i dottori non sanno o non vogliono curarla e ipocriti, non vedono i lividi e le percosse.

amleto

“AMLETO” DI W. SHAKESPEARE

Regia di S. Baccari e C. Orlandini. compagnia “QUELLI DI GROCK”
Tratto dal romanzo “Amabili resti” di A. Sebold
Un inedito Amleto, interpretato da sei giovani talenti della Scuola di Teatro Quelli di Grock. Sono loro stessi a scrivere:
“Abbiamo iniziato piano, leggeri, divertendoci a danzare con i fantasmi e con la morte. E nell’appropriarci del testo, ci siamo trovati d’improvviso eternamente suoi, travolti nel vortice delle paure di Amleto e Ofelia, nel loro tragico destino; è diventata d’un tratto dirompente l’urgenza di raccontare quel che abbiamo visto accadere nel castello di Elsinor, sotto ai nostri occhi…”.
Amleto è un testo straordinario: sulla vita, sulla morte, sulla paura di fallire. Racconta di lotte, cospirazioni, vendette, morti preparate con astuzia e inganno; di amori traditi, di padri perduti. Del sentirsi soli. È un testo che da quattro secoli sconvolge ogni volta come la rivelazione di un mistero, che fulmina, tende trappole e spalanca botole sotto i piedi.

morteEfanciulla

“LA MORTE E LA FANCIULLA”

di A. Dorfman. Regia DI O. Mohamed
Dopo la fine della dittatura Paulina Escobar, riconosce nel dott. Roberto Miranda la persona che in passato l’ha torturata, causandole traumi dalla quale non è mai riuscita a riprendersi completamente. L’uomo, giunto una sera nella loro casa, viene da lei riconosciuto dalla voce e, senza farsi vedere, Paulina dopo averlo colpito con il calcio della pistola, lo lega e lo imbavaglia e si fa riconoscere. Inutilmente il marito cerca di convincere Paulina a liberare Miranda poichè lei è decisa a “processarlo” e induce Gerardo a convincere l’uomo a confessare i suoi crimini e, se questo non avverrà, lei lo ucciderà.
L’uomo deciso a non assecondare la donna, professando la sua innocenza.

spartizione

“LA SPARTIZIONE – VENGA A PRENDERE UN CAFFÈ DA NOI”

DI P. Chiara. Con A. Grazioli. Regia di M. Filatori
Protagoniste della storia sono le tre sorelle Tettamanzi: Tarsilla, Fortunata e Camilla, vissute nel piccolo mondo di un paese (Luino), all’ombra di un padre padrone (Mansueto di nome ma non di fatto) e del prevosto, tutte casa e chiesa e piene dei timori e dei pudori di chi il mondo lo guarda da lontano.
In questo caso la novità si chiama Emerenziano Paronzini. Alla fine la scelta cadrà sulla non più giovane Fortunata e la corte inaspettata del Paronzini sconvolgerà l’equilibrio famigliare delle tre zitelle, giacché ciascuna è determinata a farlo innamorare.