Debutti 2014

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“1954 IL POSTO DELLA RICCHEZZA” DI A. NALE.

Regia di Alessandra Nale e Omar Mohamed

Una famiglia povera ed una famiglia ricca. Una rivolta al contrario per riscoprire la vera ricchezza: il suo posto sta nelle cose che si possiedono? Oppure nell’anima e nel coraggio di vivere con intensità la vita che si desidera?

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“LUCIDAL(L)AFOLLIA” DI R. PERCOCO

Regia di Rosangela Percoco – assistente alla regia: Sergio Ciccolella

La differenza fra la normalità e la follia è che la normalità ha i suoi limiti. E forse le visioni servono a non vedere e le illusioni servono a mascherare il vuoto. Nove storie, nove donne, o forse una donna sola.

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“IL PUNTO”

Regie di Stefano Tenconi, Silvia Santin – Assistente alla regia Angela Volpicella

Prima di cominciare a espandersi nello spazio tutta la materia dell’universo era concentrata in un Punto solo. Si stava così bene tutti insieme, così bene, che qualcosa di straordinario doveva pur accadere…bastò che ad un certo punto la Signorina Pink dicesse “Ragazzi, se avessi un po’ di spazio, come mi piacerebbe farvi le TAGLIATELLE!”. In quel momento tutti pensarono allo spazio che avrebbero occupato le sue tonde braccia bianche e unte di olio fino al gomito muovendosi avanti e indietro con il mattarello sulla sfoglia di pasta. Un vero slancio d’amore, che diede inizio allo ‘spazio’, al ‘tempo’, alla gravitazione universale, all’universo gravitante e a Signore Pink sparse per i continenti dei pianeti, che uniscono con la loro generosità e affievoliscono quei malumori che neanche lo ‘spazio’ e il ‘tempo’ riescono a spegnere.

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“OLTRE L’IMMAGINAZIONE”

Regie di Stefano Tenconi, Silvia Santin – Assistente alla regia Angela Volpicella

Carpe diem, “cogli la rosa quando è il momento”…nove personaggi, ognuno alla ricerca del proprio ‘Momento’, quello giusto, per dare libero sfogo a ciò che si cela oltre la quotidianità, oltre la creatività, oltre l’immaginazione: i sogni. Ognuno si pone di fronte alla propria follia e si specchia con essa, nel tentativo consapevole di dare una forma, un colore, un senso alla vita.

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“MENÙ DI PICCOLI BORGHESI”

Regie di Stefano Tenconi, Silvia Santin – Assistente alla regia Angela Volpicella

“Ecco il merluzzo…” così comincia il rito del cibo in una progressiva distruzione delle maschere, dietro alle quali, i protagonisti del nostro banchetto, celano la loro cruda umanità verso il cibo e verso l’essere umano stesso. I temi principali di questo lavoro sono l’alimentazione e la poesia; un connubio simbolico nel quale si destreggiano e si cimentano, come in un circo, i nostri piccoli personaggi.

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“SERVI-TU”

Regie di Stefano Tenconi, Silvia Santin – Assistente alla regia Angela Volpicella

Camerieri amano e odiano insieme la loro padrona. Essi hanno denunciato l’amante di questa con delle lettere anonime. Venendo a sapere che sarà rilasciato in mancanza di prove, e che il loro tradimento sarà scoperto, tentano, una volta di più di assassinare la Signora, falliscono, vogliono uccidersi a vicenda; finalmente una di esse si dà la morte, e l’altra sola, ebbra di gloria, tenta di innalzarsi, con la pompa degli atteggiamenti e delle parole fino al magnifico destino che l’aspetta…in un gioco irrimediabilmente pericoloso.

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“SECONDO ME LA DONNA” DI O. MOHAMED

Regia di Omar Mohamed

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“PETER IL VAGABONDO” DI S. TENCONI

Regia di Stefano Tenconi

Che cosa è mai Peter Pan? Una squisita invenzione di un anima malinconica e fantastica o un insopportabile chicca infantile? La storia del bambino che non volle crescere, che visse fra fate e uccelli nei giardini di Kensington, non può essere la storia di ognuno di noi che si trova a vagabondare alla ricerca della propria libertà? J.M.Barrie era un uomo solitario, un emarginato psicologico, come i protagonisti di questa vicenda, che si ritrovano a percorrere i suoi stessi passi cercando di non essere fantasmi senza memoria.

tuttePazze

“TUTTE PAZZE PER IL MOSTRO” DI G. COLUZZI

Regia di Gianni Coluzzi

Il genere della Commedia moderna nasce dalla nostrana Commedia dell’Arte. I tipi fissi delle maschere che rappresentando le classi sociali (i giovani e i vecchi, gli innamorati e gli affaristi, i ricchi e i poveri…) tornano in ogni canovaccio, in ogni nuova vicenda , risultando così familiari allo spettatore che si riflette facilmente in loro: si deridono i protagonisti della quotidianità e alla fine si ride di se stessi, anche quando emerge il mostro che si cela in noi. E a guardare bene, non sempre quelli che etichettiamo come mostri sono peggio di noi! L’ironia e il sarcasmo sono la grande forza della Commedia d’attrazione e di impatto sul pubblico. Tutte pazze per il mostro è anche parodia. Abbiamo scelto di ripercorrere a ritroso le vicende del celeberrimo film di Mel Brook, dal paradossale epilogo che vede il mostro iniziare una felice vita amorosa, ribaltando alcuni eventi chiave della storia; se l’infelice scambio di cervelli non fosse avvenuto e la creatura fosse intelligente? E perchè dare per scontato che tale mente raffinata non possa ritrovarsi in un bel corpo, così da risultare irresistibile alle protagoniste della piece? Ma tutto ha origine dal desiderio della strega di riportare in vita il suo adorato Pantenstein, l’ormai defunto scienziato, accanto al quale ha vissuto decenni fingendosi governante pur di non essere cacciata dal castello…